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La bellezza di Aquarama sta nella sua semplicità. Niente rompe le sue linee. L’acqua è integrata pur esondando dai bordi. Come se il contenuto plasmasse il contenitore. Una meravigliosa contraddizione in termini.

AQUARAMA

La prima piscina

al mondo che

non è a sfioro e

non è a skimmer

A differenza delle comuni piscine, in Aquarama l'aspirazione dell’acqua viene eseguita lungo tutto il perimetro, grazie ad un canale convogliatore, tramite feritoie dedicate all’accelerazione dell’acqua stessa

Aquarama è il risultato naturale e casuale di una lunga attività di ricerca e sperimentazione avente per oggetto la soluzione di problemi tecnici, quali la riga di galleggiamento e la circolazione dell’acqua. Più che di casualità, si dovrebbe parlare di serendipità intesa come la capacità di interpretare correttamente un fenomeno accaduto in modo del tutto imprevisto durante una ricerca scientifica orientata verso la soluzione di vari problemi. Così Officina si è imbattuta nel concetto rivoluzionario che sta alla base di Aquarama.

80-90% Risparmio energetico

Il risparmio energetico verificato, rispetto a una piscina tradizionale, è compreso tra l’80 e il 90 %, a seconda della pompa utilizzata. Per esempio: una piscina domestica 5x10 con un volume di acqua da 50/70m2 – al fine di ottenere la necessaria portata di filtrazione da 14 a 16 mc/h e un tempo di filtrazione (prescritto dalle nuove norme europee del 2018) di 24 ore giornaliere – necessita di una pompa tra i 900 e i 1.100 watt. Considerando che nei mesi di maggio e settembre la pompa è in funzione otto ore al giorno e dodici ore nei mesi di giugno luglio agosto, le ore necessarie per una stagione sono circa 1.500/1.600. Moltiplicando 1.500 ore x 1.000 watt si ottiene un consumo approssimativo di 1.500.000 Watt l’anno.

Nel caso di Aquarama, invece, stante la pompa da soli 100 watt (ma spesso meno), i consumi medi per le stesse 1.500 ore di funzionamento si attestano sui 150.000 Watt, garantendo un risparmio energetico pari al 90%.

95% Risparmio idrico

In una piscina con sistemi tradizionali si devono eseguire come minimo 20 lavaggi per ogni stagione estiva. Considerando il volume di acqua che serve per eseguire il controlavaggio dei filtri e calcolando un controlavaggio settimanale di almeno tre minuti per un filtro da 16 mc/h, si finisce per immettere in fognatura 800l di acqua trattata, per un totale di 16.000l stagionali. Il nuovo sistema, invece, necessita di soltanto 30 litri per lavaggio, per una totale di circa 600 litri stagionali. Il risparmio idrico si attesta quindi sul 95%.

+ Conveniente

+ Sostenibile

Nessun inquinamento acustico

Benchè le pompe di filtrazione di nuova generazione dichiarino di non superare i 60 decibel di livello acustico, il rumore dell'acqua causato dalla velocità generata dalla pompa e il sistema filtrante crea un sottofondo tutt'altro che rilassante. Nel nuovo sistema, invece, la pompa interrata è immersa sotto più di un metro di acqua e il motore è completamente resinato. Il risultato è che non si sente alcun rumore e, per verificare se la pompa è in funzione, bisogna osservare il movimento dell’acqua.

Meno 15% di smaltimento

La costruzione di una piscina interrata necessita di due scavi: uno per la piscina e uno per il locale tecnico. Il terreno superfluo deve essere smaltito in discarica come rifiuto speciale. Il nuovo sistema, privo com’è di locale tecnico, può portare a un risparmio del 15% del volume di terriccio smaltito.

Meno trattamenti chimici

Per la igienizzazione dell’acqua, il trattamento chimico resta necessario. Ma il miglior rendimento della circolazione e la maggiore efficienza della filtrazione migliorano di per sé la qualità dell’acqua, analogamente a come una macchina con una buona aerodinamica consuma meno carburante. Il sistema di scorrimento lento a dislivelli fa si che l’acqua sia più ossigenata e risponda meglio alle reazioni chimiche. Il che si traduce in un minore consumo di prodotti.

A livello energetico

Il sistema tradizionale per la circolazione e la filtrazione di una piscina necessita di tubi e raccordi (la cui lunghezza è stimata in circa 200m di tubazioni), nonché di numerosi raccordi e valvole per la gestione. Il sistema di filtrazione tradizionale lavora comprimendo tramite una pompa l’acqua nel filtro riempito di massa filtrante (in genere, di sabbia) a una velocità di filtrazione di 50 m3/h. Questa operazione genera una perdita di carico tale che le pompe vengono progettate per una colonna d’acqua di 10 metri – il che provoca un considerevole dispendio energetico. Il nuovo sistema, invece, utilizza il principio del setaccio: l’acqua arriva alla pompa semplicemente per gravità (infatti la pompa si trova dopo il filtro) e non necessita della complessità del classico impianto idraulico (tubazioni, valvole e raccordi).

Questo sistema, necessita di molta meno energia di quello tradizionale. Anche le pompe a velocità variabile tanto pubblicizzate ai fini del risparmio energetico lasciano molto a desiderare. Difatti consumano meno soltanto quando la velocità diminuisce. Ma, al calare della velocità, anche le portate diminuiscono. Perciò, ammesso che a velocità ridotta si consumi meno, lo si fa a scapito della portata che diminuisce a sua volta.

A livello fluidodinamico

La circolazione dell’acqua non incontra alcuna strozzatura o costrizione: il principio è che spostando dell’acqua dal fondo di un contenitore comunicante si creano dei canali che a loro volta generano dei dislivelli. A quel punto l’acqua scorre semplicemente per caduta.

+ Efficiente

+ Facile e Sicura

Se non esiste, non si può rompere.

Com’è noto, le piscine tradizionali necessitano di una manutenzione periodica, di norma affidata a manutentori qualificati. Il nuovo sistema non necessita di un impianto idraulico, è di una semplicità disarmante. Questa semplicità si traduce in due soli elementi che necessitano manutenzione: il sacco filtrante e la pompa. Entrambi sono sostituibili a estrazione dall’alto, operazione così facile da non richiedere manodopera specializzata. La pulizia del filtro può essere paragonata al cambio del sacco di un aspirapolvere: si svuota il sacco, lo si risciacqua, lo si rimette in sede. Si può fare indifferentemente sia da acceso sia da spento e di tanto in tanto può anche essere lavato in lavatrice.

Tutto è integrato a bordo vasca

Le piscine tradizionali richiedono locali tecnici, di norma interrati e difficilmente accessibili, nei quali è presente corrente a alta tensione e residui d’acqua sul pavimento. Il manutentore (di norma, lo stesso cliente) si trova così a operare in situazioni dove il confinamento e il pericolo di folgorazione possono compromettere gravemente la sua sicurezza. Il nuovo sistema non ha locale tecnico: tutto è integrato a bordo vasca. Anche le pompe comunemente utilizzate nei sistemi tradizionali possono creare situazioni di grave pericolo: il più frequente è l’intrappolamento nelle griglie di aspirazione. Il nuovo sistema, invece, non necessita di griglie in vasca. Per giunta le pompe operano a soli 12 volt e non per aspirare l’acqua ma semplicemente per spostarla: perciò non possono generare alcun tipo di intrappolamento o di altro pericolo.

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Le nostre piscine

Skimmer

Prevede I'aspirazione dell'acqua solo dai punti preposti (gli skimmer)

Sfioro

aspirazione dell'acqua da tutto il perimetro della piscina tramite griglia e canale nascosto

Tracimazione

aspirazione dalla vasca di compenso a cielo aperto o nascosta, sotto il lato di tracimazione della piscina

Armonia

Prevede I'aspirazione dell'acqua solo dai punti preposti (gli skimmer)

La Fuori Terra

Una piscina trasportabile che vesti come vuoi e puoi anche interrare all’occorrenza